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Tumulo del Molinello Asciano
SITI ARCHEOLOGICI
RECAPITI E ORARI
Tumulo del Molinello
Biglietto da visita (vCard)
La scoperta di questa importante area seplcrale etrusca, viene fatta risalire al 1953, quando il contadino del vicino podere Il Molinello decise di piantare alcuni ulivi su una collinetta coperta di erba, vicina a casa.
Facendo i lavori di scasso, subito sotto lo strato erboso si imbatté in lastroni di travertino squadrati. Il figlio, che frequentava le scuole elementari ad Asciano, raccontò la cosa al maestro Bruno Marignani che, associando la scoperta al fatto che il luogo veniva da sempre conosciuto cme "il poggio del morto", si mise in contatto con i Carabinieri e, assieme a loro fece un primo sopralluogo.
Avuta conferma che ci si trovava di fronte ad una possibile scoperta archeologica, venne recintata l'area e avvisata la Sovrintendenza di Siena.
Nonostante si capisse che ci si trovava di fronte ad una struttura sepolcrale etrusca a tumulo, dovettero trascorrete ben 7 anni, prima che si avviasse il primo scavo, andando ad indagare solo la parte centrale del tumulo.
I primi scavi del 1960, riservarono diverse sorprese, non tutte positive.
Infatti, oltre a preziosi reperti come un grande sarcofago "degli sposi" in pietra tufacea, finemente lavorato e alcune grandi statue in travertino ancora parzialmente colorate, venne trovata anche una pala metallica di quelle in dotazione all'esercito tedesco, della seconda guerra mondiale.
La conferma della profanazione della tomba in periodo bellico, venne drammaticamente confermata dalla decapitazione della testa delle statue e del coperchio del grande sarcofago. Evidentemente, qualcuno aveva scoperto la tomba ben prima del 1953 e, non potendo portar via l'intero corredo funerario, si era limitato ad asportare le cose più piccole, ritenute preziose.
Nonostante la disastrosa razia effettuata in fretta e furia durante il conflitto, lo scavo completo della tomba centrale, effettuato nel 1960, portò alla luce molti reperti che, per essere studiati e restaurati, vennero trasferiti a Firenze presso il museo archeologico della Toscana.
I lavori sulle altre 14 tombe a camera individuate, ripresero solo nel 1983 e attualmente sembra ne si rimasta una ancora da scavare, perché giudicata di scarso interesse.
I tanti e importanti reperti recuperati vennero tutti inviati a Firenze per la ricomposizione ed il restauro e, solo intorno all'anno 2000 andarono ad aggiungersi alla collezione degli oggetti sistemati nel locale Museo Etrusco. Museo realizzato alla fine degli anni '60, nella ex chiesa di San Bernardino, esponendo i reperti provenienti dalla Necropoli di Poggio Pinci.
Solo nel 2002 il materiale della necropoli di Poggio Pinci e quello del Tumulo del Mulinello, trovarono un'adeguata collocazione definitiva all'interno del nuovo Museo Civico di Palazzo Corboli, appena realizzato.
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